Peeling

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La pelle è un organo dinamico: ogni giorno lo strato corneo elimina, attraverso un meccanismo fisiologico, un numero infinito di cellule cheratinizzate. Il peeling, attraverso l’uso di una sostanza chimica, procura una forma accelerata di esfoliazione.

Possiamo suddividere i peelings in:

– Superficiali: accelerano l’esfoliazione naturale dello strato corneo;

– Profondi: agiscono in profondità creando un’infiammazione nell’epidermide, nel derma papillare o nel derma reticolare.

Tali sostanze chimiche agiscono sulla pelle attraverso tre meccanismi di azione:

– stimolazione del turn-over cellulare con rimozione delle cellule morte dello strato corneo;

– eliminazione delle cellule epidermiche danneggiate che saranno rimpiazzate da cellule sane;

– stimolazione delle cellule con conseguente produzione di nuove fibre collagene.

Le indicazioni dei peeling chimici sono cheratosi, invecchiamento cutaneo, discromie o macchie cutanee, esiti di acne cicatriziale, acne volgare, miglioramento estetico delle smagliature e dermatite

seborroica.

Le sostanze che vengono utilizzate per effettuare il peeling sono: gli alfa-idrossi-acidi (AHA), l’acido tricloracetico (TCA) ed il fenolo. Gli alfa-idrossi-acidi, quali l’acido glicolico, sono utilizzati per trattare rughe molto sottili e pigmentazioni. I peeling a base di acido glicolico, oltre alla desquamazione degli strati superficiali della cute, stimolano il ringiovanimento cellulare.

L’acido tricloracetico consente un peeling medio/forte, con un’azione più forte rispetto agli alfa-idrossi-acidi e richiede un controllo posttrattamento molto più accurato. Il fenolo rappresenta il peeling più aggressivo, agendo in profondità su rughe, macchie cutanee e lesioni precancerose.

Mentre il peeling all’acido glicolico ed all’acido tricloracetico possono essere praticati nello studio medico, quello al fenolo,

data la sua aggressività, deve essere praticato in regime di ricovero per monitorare l’evoluzione nelle prime 48 ore.

TRATTAMENTO

L’applicazione, assolutamente indolore, richiede normalmente una durata di 15 minuti ed ai pazienti non viene somministrata alcun tipo di anestesia. Una maschera lenitiva viene preparata nell’immediato post-trattamento. Il peeling consiste in una applicazione alla settimana per circa 5 o 6 settimane nel caso degli alfa-idrossi-acidi o 2 applicazioni distanti tra loro alcuni mesi nel caso dell’acido tricloracetico. L’intervallo di tempo dipende della concentrazione del prodotto usato.

DOPO IL TRATTAMENTO

Nel caso degli alfa-idrossi-acidi, è possibile la formazione di crosticine, che non vanno rimosse, ma trattate con creme specifiche. Nel caso dell’acido tricloracetico, si può sviluppare un edema del viso che è tanto più intenso quanto maggiore è stata la concentrazione della sostanza. Il tempo di recupero può essere stimato mediamente in 7-10 giorni.

RISULTATI

Fin dalla prima applicazione si nota una rigenerazione visibile degli strati superiori della pelle, una distensione dei tratti, un colorito più uniforme e una carnagione più luminosa. La durata del risultato varia in funzione dell’agente impiegato ed è compresa tra i 12-24 mesi.

COMPLICANZE

Tutte le procedure di peeling portano con sé un minimo d’imprevedibilità, ma se eseguite da un chirurgo estetico esperto sono da considerarsi una procedura sicura e priva di rischi.

AVVERTENZE

Nel primo mese è assolutamente vietata l’esposizione al sole, se non adeguatamente protetti, per evitare possibili discromie in fase di guarigione.